Se hai frequentato il corso di formazione per diventare addetto alla conduzione di un carrello elevatore, saprai bene come riconoscere la portata di un muletto, ovvero la sua capacità di carico. Si tratta del peso massimo che, secondo le indicazioni del costruttore, un carrello elevatore è in grado di trasportare e sollevare in sicurezza.
Tuttavia, per movimentare e stoccare merce senza incorrere in rischi è importante valutare, di volta in volta, anche la tipologia di attrezzature installate, la distribuzione del carico, l’altezza di sollevamento e molti altri fattori. Scopriamo insieme perché!
Portata del carrello elevatore: cos’è e come si calcola
Se è essenziale conoscere la capacità di carico di un carrello elevatore per operare in maniera sicura all’interno del magazzino, è altresì fondamentale valutare la portata massima del carrello in fase di acquisto per scegliere il modello più in linea con le proprie esigenze di movimentazione.
La portata di un carrello elevatore è sempre indicata dal produttore ed è espressa in tonnellate o chilogrammi. Esiste però una pluralità di fattori e situazioni che possono influenzare la capacità di carico. Diventa dunque necessario distinguere tra portata nominale e portata residua del muletto, detta anche capacità di carico effettiva.
Portata nominale di un carrello elevatore
La portata nominale di un carrello elevatore fa riferimento al carico massimo che il veicolo può movimentare in sicurezza in presenza di altezze e carico standard. La portata nominale viene indicata nel libretto d’uso e manutenzione del carrello elevatore, è strettamente legata al suo peso, ma non è una misura assoluta. Bisogna infatti sempre valutare le condizioni in cui si opera quando si utilizza il muletto.
Portata residua di un carrello elevatore, ovvero la capacità di carico effettiva
Con portata residua si intende invece la capacità di carico effettiva che un carrello elevatore può trasportare in una situazione reale, senza correre il rischio di ribaltamento. La portata residua tiene conto delle forze dinamiche che influenzano il carrello durante il suo funzionamento, quali: l’altezza di sollevamento, il baricentro, il posizionamento della merce, le attrezzature installate. La capacità di carico effettiva è quindi sempre inferiore alla portata nominale.
I carrelli elevatori con montante hanno una targhetta con un diagramma della portata o del baricentro del carico. In questo modo l’operatore può calcolare la capacità di carico residua e valutare correttamente l’effetto leva durante le operazioni di movimentazione e stoccaggio.
Vicenza Carrelli Elevatori, in qualità di rivenditore ufficiale dei carrelli CESAB, è in grado di offrire mezzi con differenti capacità di carico, capaci di rispondere ad ogni necessità di movimentazione.
Non esitare a contattarci: saremo felici di accompagnarti nella scelta del carrello più adatto alla tua azienda.
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